mercoledì 27 dicembre 2006

Gamberoni maia, con la pancetta; alla piastra o fritti.


Gamberoni Maia di Saporoso Cretese

Cari Accademici, in un ristorante tipico ungherese, a Budapest nella parte di Pest, del quale non ricordo il nome, mangiai un filetto di merluzzo con la pancetta, il tutto impanato (e/o infarinato?) e fritto. Era particolarmente gustoso. Da questo ricordo e connubio, che si può ritrovare anche in altri paesi, come la Spagna con la paella o il Giappone, ho deciso di sperimentare il gamberone con ls pancetta. Il risultato è stato appagante. Successivamente ho scoperto che è un piatto conosciuto. Qualcuno sostiene essere una ricetta medioevale, altri un piatto giapponese, tutti sono concordi nel ritenerlo un piatto delizioso. Il nome che ho scelto è Gamberoni Maia. Ho sperimentato due versioni. Infarinati e fritti nell'olio di oliva bollente o, una volta preparati, cuocerli alla griglia. A voi la scelta. La preparazione è molto semplice. Per la versione fritta, si possono infarinare prima e quando è il momento sgrullarli e buttarli nell'olio.

Prendere dei gamberoni, i più belli, freschissimi, togliere la testa e il guscio, lasciando l'ultima "falange" vicino alla coda.

Prendere delle fettine di sottile  pancetta e avvolgetene una intorno al gamberone.

Preparate tutti i gamberoni.

Ora potete scegliere: o infarinarli  e cuocerli nell'olio di oliva bollente, o cuocerli su una piastra di ghisa rovente se non avete il barbecue.


Versione di Artemisia Comina 

Li ho provati molte volte. Nunchesto Bibendum suggerisce con questo piatto, che ha avuto un folle successo tra gli Accademici, un Tokai friulano Venica Ronco delle Cime 2005, intenso, con note di fresca mela e di pera al forno. Lo ho fatti anche fritti, con carciofi. Cosa fare con le teste dei gamberi? Vedete la Pasta con i gamberi della signora scriteriata. Nel menu di Dicembre 2013. Souvenir di Natale. Nel menu di  Dicembre 2003. Vigilia di Natale. Nel menu di Novembre 2002. Le Damine Sfigatine e un menu di pesce. Nella cena della Vigilia di Natale 2002 erano accompagnati da babà con il baccalà mantecato e pomodori ciliegini caramellati.

Per due persone

Due gran carciofi romani, puliti, tagliati ciascuno in sei spicchi, tenuti da parte in acqua acidulata con il limone.

Ho comperato sei gamberoni, li ho preparati, avvolti in qualche centimetro di una pancetta arrotolata molto fresca e morbida. Il vantaggio della pancetta arrotolata è che si trova già affettata finemente in sottovuoto.

Pastella:

75g di farina autolievitante, 75g di maizena, 50g di birra, tanta acqua ghiacciata quanta ne occorre per una pastella fluida. Mescolarla con le mani, sciogliendo i nodi e saggiandola. Aggiungere qualche cubetto di ghiaccio.

Ho fritto prima i carciofi, poi i gamberi, tenendoli man mano in caldo, insieme al piatto in cui li avrei serviti, nel forno scaldato a 50°. Pochi elementi per volta, in una piccola pentola profonda, in olio di arachidi. Circa 3' i carciofi, 1' i gamberi.




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