giovedì 15 febbraio 2007

Frittelle di bianchetti.


Da Artemisia

Il signore è una Ceramica di Castelli. Sulle frittelle di bianchetti ci sono diverse filosofie. Chi le fa con i soli bianchetti, affidandosi alla loro collosità. Chi ci mette un uovo. Chi ci mette uovo, prezzemolo finemente triturato, un nonnulla di aglio ridotto in crema, un cucchiaio di farina, un cucchiaio di formaggio grattugiato, man mano aggiungendo. Mai sale, vista la sapidità marina dei pesciolini. Le migliori frittelle, mangiate a Palermo. Come lavare i bianchetti? Con il setaccio. Mettendoci i bianchetti e immergendolo delicatamente nell'acqua. Vedi anche Bianchetti lattarini cecinielli spuma di mare rosamarina nunnata neonata novellame ciciredda. Con la polenta.

Versione con solo uovo


Seconda foto.

Un uovo per 300g di bianchetti. E basta.

Ho versato i bianchetti in un pentolino con profondo olio di arachidi bollente aiutandomi con due cucchiai: in uno li avevo messi, con l'altro li facevo scivolare.

Vengono 10 frittelle.

Versione con uovo eccetera

Questa versione barocca è stata preferita. Vengono 12 frittelle. Foto iniziale. Nel menu di Dicembre 2007. Una cena di quasi Natale.

300g di bianchetti, un uovo, un ciuffo di prezzemolo, un terzo di spicchio d'aglio, un cucchiaio farina autolievitante, uno di parmigiano.




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