sabato 28 aprile 2007

Pizze fritte, pizzelle, montanarine


da Artemisia Comina

Nel menu di Aprile 2007. La cena della genovese. Nel menu di Febbraio 2010. La cena del sartù. Nel menu di Ottobre 2011. La cena delle tielle; aver emulsionato il sugo lo ha reso arancione - non chiedetemi perché, ma ogni volta che i pomodori, cotti con olio d'oliva, aglio e peperoncino, vengono passati nel frullatore del Bimby. Sul tavolo di  Dicembre 2011. Una cena di Natale con molti parenti. Fatte un po' di corsa, e si sentiva; ma c'era una novità interessante: la pasta avvolta intorno a cimette di broccolo romano sbollentate al dente, dove il trovare la croccante freschezza della verdura entro l'impasto era assai gradevole. Da rifare meglio. Per il menu di Novembre 2015. La cena dei ritrovati amici. Con soli 10g di lievito: hanno lievitato dalla mattina alle 11,00 alla sera alle 20,00. Nel menu di Dicembre 2017. Veneziani a Roma e candeline cinesi. Sul tavolo di  Gennaio 2018. Quasi una Befana.

300g farina00, 200g di farina manitoba, 200g di latte, 100g di acqua, 30g di olio e.v. d'oliva, un cucchiaino di zucchero, 30g di sale, una bustina di lievito disidratato o un cubetto di lievito.

Sciogliere il lievito nei liquidi tiepidi, insieme allo zucchero.

Mescolare alle farine insieme al sale.

Fare un impasto molto morbido, eventualmente aggiungere acqua.

Farlo lievitare fino al raddoppio.

Divedere l'impasto in dieci pezzi, arrotondarli, stenderli con le mani.

Far scaldare dell'olio d'oliva profondo in una padella di ferro.

Friggere le pizzette una ad una e scolarle su della carta.

Sugo: la superba passata estiva, con un lieve soffritto olio d'oliva, aglio e un nonnulla di peperoncino.

Condirle con una cucchiaiata di sugo di pomodoro, una spruzzata di formaggio grattugiato (io ho usato parmigiano, si dovrà trovare qualcosa di più meridionale; caciocavallo?), un paio di foglie di basilico.

Di corsa a tavola.









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