lunedì 9 luglio 2007

Limone sfusato di Amalfi. Con le nature morte del secolo d'oro olandese.




Un prodotto IGP. Sfusato, per l'affusolata forma.

Dolce, con pochi semi, delicatamente giallo, grande, profumato, molto aromatico, ricco di acido ascorbico.

Produzione tutto l’anno grazie alla caratteristica di tutti i limoni di avere insieme fiori e frutti, sempre, e perciò simbolo di abbondanza e primavera, ma particolarmente profumata adesso, tra marzo e luglio.

Un affresco pompeiano ha rivelato, con sorpresa dei più, che i limoni erano noti e coltivati in Campania già dai Romani, per tornare dopo lungo silenzio alla ribalta all'inizio del Medioevo, con grande contributo degli Ebrei e soprattutto degli Arabi, ancora loro.

Sul sito del Consorzio di tutela del limone della costa di Amalfi, molte notizie sul limone.

L’acido ascorbico, che contrasta lo scorbuto, lo rese prezioso per le navi amalfitane e non solo, quindi prodotto di esportazione dal 1400 al 1800. Quest'ultimo fu il secolo d'oro per il mercato del limone amalfitano, raccolto, selezionato, incartato in veline colorate da donne che lo maneggiavano con unghie accuratamente tagliate e guanti per non sciuparlo. Si trattava di un prodotto di alta qualità, trattato con una cura oggi impensabile.

Importato (non so se dall'Italia o da dove) nei paesi del nord nel XVI e XVII secolo, era considerato preziosissimo frutto, e per ciò presente nelle nature morte insieme ad altre rarità e squisitezze. Certamente piacevano assai il bel giallo e la trasparenza vitrea e luminescente della polpa, e piaceva infinitamente la buccia che si arricciolava.




Willem Claesz Heda (1594-c. 1680)
Dal sito del Rijkmuseum



Ancora lui, da questo sito.
Non si sa molto di lui. Visse ad Haarlem. Dapprima pittore di figure, si dedicò poi alla natura morta, diventando maestro nella resa delle superfici, dei materiali, dei riflessi, degli oggetti.



Jan van de Velde II (1619/20-1662)
Nasce ad Haarlem da una famiglia di artisti; si trasferisce poi ad Amsterdam. Sia il padre che il nipote sono pittori. E’ uno specialista di nature morte. Le sue prime nature morte somigliano a quelle degli altri due pittori. Poi nel periodo di Amsterdam diventa più intimista ed essenziale.



Pieter Claesz (1597/98-1660)
Non nasce ad Haarlem, ma ci arriva presto nella vita e ci morirà. Anche suo figlio farà il pittore. Un altro maestro dei riflessi, delle trasparenze.



Ancora lui, da wikimedia





Da sothebys, un limone di Jan Davidsz De Heem.



Ancora lui da Web Gallery of Art
Jan Davidsz De Heem è un virtuoso del limone, un gaucho che lancia bucce come un lazo, un esploratore delle trasparenti polpe, delle bianche opache pellicole. Pittore olandese, nasce a Utrecht, poi si trasferisce a Leida, poi Anversa. Dipinti ricchi, opulenti, barocchi. Il suo lavoro coniuga stile olandese e fiammingo. Anche lui è di una famiglia di pittori.


Sempre lui; un particolare di una tela sul mercato.
da masterart.com


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