lunedì 4 febbraio 2008

Juana Inés de la Cruz dona castagne spinose alla viceregina del Messico


Rachel Ruysch (Amsterdam 1665-1750) Frutta e insetti, particolare.
I mai visti. Sorprese di frutta e fiori. Capolavori dai depositi degli Uffizi. Giunti, Firenze 2002.

Per una poetessa barocca (assai interessante per opere e storia di vita; AAA le dedica più post) e la sua viceregina, un dipinto di una pittrice olandese del medesimo secolo.

Juana Inés de la Cruz, una poetessa messicana del XVII secolo dona castagne a un'amica amata.

Lysi, alle tue belle mani
dono castagne spinose,
perchè dove abbondan rose
non posson mancare spine.
Se tendi alla loro asprezza
e con questo il gusto inganni,
perdona la rustichezza
di chi te le regalò;
perdona, ché questo riccio
solo può donar castagne.


Juana Inés de la Cruz (1648-1695) Versi d'amore e di circostanza. Einaudi, Torino 1995.
Le poesie furono scritte per María Luisa Manrique de Lara y Gonzaga, contessa di Paredes, marchesa di Laguna e viceregina del Messico dal 1680 al 1688.

da qui.


Retrato de Juana de Asbaje en 1666, posiblemente anacrónico, figurando a los quince años de edad. En esa fecha fue cuando entró a la corte virreinal. Da www.esacademic.com

La popolarità crescente di Juana in area messicana e spagnola fa sì che la rete pulluli di suoi ritratti, e di questo moltissimo, ma sempre senza alcuna indicazione di provenienza (difettaccio della rete), quindi di epoca, autore eccetera. Solo nel sito da cui prendo l'immagine trovo povera traccia, che tutta riporto; sarebbe Juana quindicenne, al momento della sua presentazione alla Corte Vicereale; quindi è un ritratto "a posteriori", visto cha all'epoca non riluceva socialmente al punto da essere raffigurata da qualcuno. Io avevo perfino pensato fosse ritratto di pittore attuale (ce ne sono) visto quel naso all'insù. Il sito propone una biografia in spagnolo e quest'altra immagine da cui ci possiamo fare un'idea del suo mondo: l'hacienda del nonno, dove visse qualche anno, studiando furtivamente nella sua biblioreca. Fu figlia illeggittima di un nobile, con un piede nell'aristocrazia, l'altro un po' più nel vago. Per salvarsi dalla socialità convenzionale dell'epoca, via ostica per una illeggittima e irresistibilmente colta, si fece monaca (ma anche lì non fu vita semplice).


Frontispicio de la hacienda Panoaya, en Amecameca, Estado de México, donde Sor Juana vivió entre 1651 y 1656.

Circa Juana, su AAA si possono leggere questi post:








Juana Inés de la Cruz dona castagne spinose alla viceregina del Messico





2 commenti:

papavero di campo ha detto...

c'è un dipinto di juana Ines ad opera di Juan de Miranda per il convento di San Girolamo, (fattezze delicate, assomiglia ad Annamaria Guarnieri)


"Pur se mi accecò il guardarti,
che importa vedere o no,
se dell'anima i diletti
anche un cieco può vederli?"

bellissimo!

artemisia comina ha detto...

a presto anche il ritratto!

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