lunedì 7 aprile 2008

Crème brûlée all'acqua di fiori d'arancio con bianchi.


Da Artemisia Comina che ha preso la ricetta non sa più dove.

Meno setosa di quella con soli rossi. Ma un'amica alle cui parole abbocco volentieri mi ha detto che era buona e non cassato la ricetta. Nel menu di Maggio 2006. Una cena cara al mio cuore.

Portare a ebollizione 1 litro di panna fresca e la buccia di due arance, far riposare.

Aggiungere uno spruzzo di acqua di fiori d'arancio.

Montare 8 rossi, 4 bianchi e 250g di zucchero.

Versare la panna filtrata nel composto di uova.

Versare negli stampini (12), cuocere a bagno maria per 30', prima a 180°, dopo poco abbassando a 150°.

Far raffreddare:

Cospargere di zucchero, caramellare con il cannello.


3 commenti:

Unknown ha detto...

devo dire che quel "caramellare" snocciolato lì così mi incute timore.
mi puoi dire di più?

artemisia comina ha detto...

in breve: un cannello caramellante è una mano santa. quella mano santa calò su quella crema e caramellò.

le alternative del tipo grill sono per chi vuole soffrire; nel caso, immergere le chiappe della ciotola nel ghiaccio (!) e avvicinare la superficie della crema al grill con il forno aperto, con occhi di aquila e guanti di amianto (!).

Unknown ha detto...

temevo questa risposta. è dagli anni '60 che cerco un cannello caramellante per ogni dove senza soverchia fortuna.
mi adoprerò con più impegno.

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