domenica 16 novembre 2008

Novembre. Una cena di pesce dove niente è perfetto, ma tutto è buono.

Novembre 2008. Una cena di pesce dove niente è perfetto, ma tutto è buono. Mi sarebbe piaciuto che le cose fossero perfette. Ma vuoi perché un piatto lo improvvisavo – le cocotte di uova di quaglia (mi sono piaciute assai, ma mi chiedevo sesarebbe stato meglio prolungare la cottura per farle rapprendere un po’ di più, e bastoncini di pane di Lariano si sfrangiano), vuoi perché la cottura strudel è stata troppo anticipata, non era più caldo al punto giusto (ho giurato che non lo servirò mai più se non appena uscito dal forno) osservavo muta (a morte il cuoco che si lamenta di sé in pubblico) ciò che va perfezionato. Lo tazaziki era un po' troppo fluido, l'hamburger poteva dorare appena un po' di più, la mousse di pesce andava bene, ma la salsa era di troppo poiché la mousse era umida di per sé… i budini erano buoni quanto si poteva desiderare, ma la marmellata di arance scaldata si è diffusa troppo, la vista non mi soddisfaceva, la trasparente macchia arancione deve essere netta…Insomma, meditazioni giustamente taciute mentre gli ospiti facevano onore. A me capitano sempre ospiti che tutti potrebbero desiderare: lietamente assaggiano, mangiano, gustano, si divertono e non hanno fisime. Menu: Cocotte di uova di quaglia con i gamberi e bastoncini di pane di Lariano; Hamburger di salmone su tzaziki, taglia mignon, 6cm di diametro, circa 80g di pesce a testa.
Con questi due piatti si beve Decio, un prosecco. Poi il vino cambia e si passa al Sauvignon Venica Ronco del Cerò 2006. Strudel di carciofi e sedano rapa; Mousse di salmone e merluzzo; Budini di ricotta con marmellata di arance amare. Ottimi Marrons glacés (sapete gli ottimi quanto sono rari) portati dagli ospiti. Con i dolci, Passito di Pantelleria Pellegrino.

Cocotte di uova di quaglia con i gamberi e bastoncini di pane di Lariano

Hamburger di salmone su tzaziki

Strudel di carciofi e sedano rapa 

Mousse di salmone e merluzzo

Budini di ricotta con marmellata di arance amare

Marrons glacés



















11 commenti:

sciopina ha detto...

Eh no signora mia..e queste sarebbero cene non totalmente riuscite?? Ma io mi metterei in fila subito per degustare le tue molteplici leccornie.
Certo poi fa parte dell'essere perfezionisti autocriticarsi..lo faccio sempre anch'io!

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Le vostre cene hanno sempre un'atmosfera particolarissima.
Adoro i piatti, i bicchieri, quei piattini deliziosi sotto alle cocottine. Ma oggi mi sono innamorata soprattutto della tovaglia - un capolavoro.

Buona settimana
Alex

a.o. ha detto...

Per fortuna ci sono gli ospiti che, come dici tu, non hanno fisime.
Le meditazioni cuochesche sono inevitabili direi fisiologiche, però a pensarci bene, Artemisia: che barba la perfezione.

Cristina ha detto...

Un cenno a parte meritano la magnifica tovaglia ed i piatti...la mise place coreografica è un ingrediente essenziale della cene di AAA...le 'meditazioni cuochesche' ci sono sempre e di sovente accompagnano le pietanze (specie se preparate per la prima volta)...infine secondo me il menù era ottimo ed interessante proprio come i tuoi ospiti...Un abbraccio.
Cristina

artemisia comina ha detto...

sciopina, come ti immagino bene ad essere perfezionista :DDD

artemisia comina ha detto...

cara Alex, la tovaglia è anni trenta, dal corredo di mia madre.

Quel ricamo ha un nome, mi pare proprio che sia Punto Inglese...ho dei vecchi libri di ricami, mi piacerebbe pubblicarne qualche pagina :)

artemisia comina ha detto...

aiuola, haimé, la perfezione, irraggiungibile, non ci annoierà :DDD

artemisia comina ha detto...

cristina, sì, la coreografia, il suggerire un gioco. ci vuole, in un invito a cena.

Anonimo ha detto...

ci sono dei momenti in cui la perfezione è indispensabile... altri in cui se ne fa a meno ;-)

chiara ha detto...

una cena molto molto curata, il regista è da premio oscar!!!

artemisia comina ha detto...

grazie, chiara :)

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