martedì 3 marzo 2009

DANIELE, IL DRAGO, LA FOCACCIA DI PECE.



Ovvero, al drago va male ancora una volta.

Capitolo 14 del Libro di Daniele.

Vi era un gran drago e i Babilonesi lo veneravano. Il re disse a Daniele: «Non potrai dire che questo non è un dio vivente; adoralo, dunque». Daniele rispose: «Io adoro il Signore mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago». Soggiunse il re: «Te lo permetto». Daniele prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi ne preparò focacce e le gettò in bocca al drago che le inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: «Ecco che cosa adoravate!». Quando i Babilonesi lo seppero, ne furono molto indignati e insorsero contro il re, dicendo: «Il re è diventato Giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il drago, ha messo a morte i sacerdoti». Andarono da lui dicendo: «Consegnaci Daniele, altrimenti uccidiamo te e la tua famiglia!». Quando il re vide che lo assalivano con violenza, costretto dalla necessità consegnò loro Daniele.

Il testo, da qui.

La miniatura, dove c'è anche il diavolo che assiste, da qui.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...