giovedì 9 aprile 2009

Pizza pasqualina come al sud con salame, uova e carciofi


Da Mentuccia Fibrena.

Ci penso io a riportare questo blog nelle cucine patrie e domestiche, fate questa pizza di semplicità assoluta, e sarete felici. L'amico ligure che l'ha mangiata ha detto: come la mia, ma con l'aggiunta di salame. Nel menu di  Marzo 1991. La cena dei sognanti progetti di vita in campagna. Ha fatto parte dello spuntino  Aprile 2009. Dall'Abruzzo una speranza di vita. Ad aprile 2011 AAA si è riunita all'Argentario e Artemisia ha portato una pizza pasqualina come al sud, fatta con una pasta olio e vino (500g di farina00, 125cc. di vino bianco secco, 125cc. di olio d'oliva - circa: la farina reagisce in modi diversi, non buttate tutto dentro di un colpo, e un pizzico di sale), che può aspettare, visto che sarebbe stata mangiata il giorno dopo la sua uscita dal forno. E' stata messa sulla tovaglia con lo stencil di Artè che ha lavorato tutto il tempo, perfino con un lavaggio lampo asciugato dal sole del Monte in un battibaleno e una stirata all'antica, quella che si dà con gli strattoni alla stoffa ancora umida dati da mani determinate che la tendono da un capo all'altro. Fu rifatta a maggio 2016, con la brisée (foto in fondo).

Brisée: 200g di farina, 100g di burro, un uovo, un pizzico di sale.

Stufate quattro grossi carciofi tagliati a spicchi con olio d’oliva e uno spicchio d’aglio che in fine toglierete. Salate. Se necessario aggiungere un goccio d’acqua.

Procuratevi una decina di fette di salame non troppo tosto e a grana non molto fina. Fate conto, un cacciatorino. Tagliatele a metà.

Rassodate cinque uova, tagliatele a spicchi.

Lessate una patata, tagliatela a tocchetti.

Foderate una teglia di 22cm di diametro con metà della brisée. Bucherellatene il fondo con i rebbi di una forchetta.

Unite carciofi e il resto, versate sul fondo di pasta.

Fate su tutto un giro d'olio d'oliva, salate appena appena. 

Coprite con un disco di pasta, sigillate i bordi, fate qualche piccolo foro sulla superficie della pasta.

Via in forno già caldo a 200° per 30’.




 





8 commenti:

Ciboulette ha detto...

felice non so, ma golosamente soddisfatta penso proprio di si :)

Ciao e buona giornata :)

artemisia comina ha detto...

buona giornata anche a te, ciboulette!

non so perché non faccio più spesso questa pizza - la chiamo così, alla meridionale - è così buona...

marzia ha detto...

un dubbio sui carciofi: mi piacciono le torte di carciofi, che mangio a volte in liguria, ma quando ho provato io... troppo fibrosi! che devo fare? scartare tutto, tranne il cuore?

artemisia comina ha detto...

marzia, con i carciofi vale sempre la regola CRUDELTA' ASSOLUTA.

vanno tolte tutte le foglie esterne fibrose (addentale da crude: se cedono, bene, altrimenti via), l'interno spinoso e barbuto quando avanzando la stagione esso compare, la punta dura e spinosa delle foglie tenere.

quindi: denudarlo fino al tenero, tagliare le punte delle foglie rimaste con un colpo di mannaia, scrutarne il cuore togliendo spine e barbe.

quanto toglierai del carciofo dipende dalla stagione: più avanza, più diventano barbuti :))

annamaria ha detto...

Sarebbe molto grave se non mettessi(come in effetti non metterò...)il salame?Lo amo da crudo ma non da cotto,però la ricetta mi attira e la farò con questa modifica.Dici che sarà snaturata completamente?

artemisia comina ha detto...

no; appunto, l'amico ligure mi dice che loro fanno tutto uguale, ma senza salame :)

marzia ha detto...

resta proprio pochino, allora...
vabbè, il resto si mangia crudo con olio e sale, mordendo e tirando ;-)

annamaria ha detto...

Scusa,lo avevo letto ma evidentemente la mia distrazione mi gioca scherzi sempre più alzeimieristici...

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