sabato 14 luglio 2012

Africa sub sahariana. Papaya in insalata


 
 

Di Isolina

Papaya all'aceto 

Un minimalismo totale, e non so da dove mi è venuto, ma tanto piacevole che lo devo comunicare. PS: un buon mojito smussa parecchie cose.

Papaya (ottima, da una cornucopia amica), semplicemente cubettata e poi irrorata parsimoniosamente di buon aceto di vino. All'ultimo momento, ormai ero lanciata, un accenno, ma solo un accenno, di pepe cinese.

Papaya in isalata

Artemisia segue la geniale idea di Isolina (La casa di Isa e Ame. Il pranzo della papaia), ma si allarga con i condimenti. Nel menu di  Novembre 2017. Un amico romano diventa veneto (quella nella ciotola blu). Replico. Aggiungo pepe: è divina. Scopro che si mangia così, in insalata, in Ruanda. E che viene ritenuta un toccasana, come noi pensiamo siano le prugne... Nel menu di Giugno 2019. Il bianco e blu concilia le chiacchere (nella ciotola uzbeka). Ancora. Nel menu di  Luglio 2019. Come stiamo bene insieme (nella ciotola giapponese). Mai più senza. Siamo in una raccolta: Monografie. Un'Africa approssimativamente sub sahariana, cucina inclusa.

Sbucciata e tagliata a tocchi una papaya, la condisce con poco aceto di mele, sale, pepe nero, olio d'oliva e.v.

Buonissima, freschissima.







 


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