martedì 15 gennaio 2013

Praga. Casa della Madonna Nera. Grand Café Orient


Le foto le ho lasciate in formato ridotto perchè ho voluto esagerare e metterne tante (e c'è ancora un post, solo sulla scala del Cafe); cliccandoci su, si ingrandiscono. Ho esagerato per entusiamo: questo Cafe cubista all'interno della cubista Casa delle Madonna Nera è elegante, sorprendente, divertente.

Divertente quando può esserlo lo stile totale con cui il mondo viene reinventato tutto, da capo, in base a un'unica cifra: il cubismo appunto, che dimostra di prestarsi assai bene alla contraddizione: le molteplici prospettive che dovrebbero essere una moltiplicazione dell'oggetto reale affidate ai soli mente e disegno, da concettuale diventa oggetto reale, spigoloso e complesso. E fa una bellissima figura.

Dovunque andasse l'occhio trovavo cubismo. Nella carta da parati, nelle basi di ottone dei tavoli, nel pianoforte - che nei fine settimana pare sia suonato - negli appendiabiti - fulmini di un Giove cubista - nel magnifico bancone, ovunque.

Turba che i moderni gestori non siano cubisti per niente: le decorazioni natalizie gridavano vendetta con la loro non cubistità, e ancor più dozzinalità. E' proprio come nelle chiese: le magnifiche architetture sono affidate a parroci che appena mettono un cartello con l'ultimo discorso del papa, stilisticamente parlando - ora dico di quello -  ti fanno cadere le braccia.

Eppure quanto gioverebbe al Cafe una pasticceria cubista? Infinitamente. Già la vedo, forse proverò a farla.

Vero è che il Cafe nacque come espressione massima di una moda, di una consonanza di emozioni, di estetica, di intenti che non poteva che durare un tempo definito, come il canto di un coro: dopo vent'anni chiuse perché superato da altre mode! Fortunatamente restando luogo e traccia di arredi, fu resuscitato non molti anni fa; e oggi ci rendiamo conto che c'è qualcosa che resiste alla moda, troppo bella per essere ignorata, eppure che non siamo più come lei, adatti a lei.



 Due righe sulle vestarelle di seta verde delle belle lampade. Onnipresenti, danno il tono. Eppure ci scommetto che con il tempo si sono spampanate: il cubismo vuole l'angolo retto, mentre loro danzano come gonne che fanno la piroetta. Un commento al panino? Freschissimo, prosciutto di Praga e pane al cumino. I dolci non avevano seduzioni apparenti, ma magari erano buoni.


Grand Cafe Orient

Su AAA anche le foto della scala.

Foto di Artemisia e Nunchesto; se ci cliccate su si ingrandiscono.

1 commento:

lapiubelladitutte ha detto...

Che belle le tue photo!!!

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