sabato 4 maggio 2013

Messico. Maya. Giaguari



Veder lampeggi di tucano tra alte fronde abitate da epifite di tutti i tipi, mentre la medesima guida che diceva estinto il giaguaro ti dice ora che uno di quelli, a dire dei suoi amici guardiani delle rovine maya di Kohunlich perse nella jungla al centro dello Yucatan, ha da poco ucciso i loro due cani.

Quanto a Chichen Itzà  piena di bancarelle, è tutta un risuonar di fischietti che ruggiscono  come giaguari, e teste sciabolanti digrignano ovunque. 

I Maya di pelli di giaguaro si vestirono, su quelle sedevano, molto lo dipinsero e scolpirono, una delle corporazioni di guerrieri di Chichen Itzà con quello si identificò e trovi ancora in sede, con la sua effige, un corroso altare. 

A Uxmal li trovi accoppiati in un trono.  

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Dall'Encicolopedia Treccani
Giaguaro: Specie (pantera onca; v. fig.) di Mammifero Carnivoro Felide, diffuso dalla California (occasionale) e dal Messico attraverso l’America Centrale e Meridionale fino al Paraguay e all’Argentina. Massiccio, di peso 60-100 kg, lungo circa 1,70 m, ha testa grande, pelame giallo aranciato sul dorso, bianco sul ventre, a macchie nere generalmente ad anello, con una o due macchie nel campo interno. Diffuso in un’ampia varietà di habitat forestali o aperti, preferisce le foreste pluviali dense. Solitario, caccia all’agguato anche animali di grandi dimensioni, a terra e in acqua, dove nuota abilmente. Con il potente morso perfora il cranio delle prede, o anche lo scudo delle testuggini e la corazza dermica dei caimani. La perdita di habitat e la persecuzione a opera dell’uomo per i danni al bestiame domestico, ne hanno ridotto diffusione e numero.


Su onlinelibrary.wiley.com si trova un articolo sulla difficile persitenza della bestia in Messico. Ecco dall'abstract:

The jaguar, Panthera onca, is a species of global conservation concern. In Mexico, the northernmost part of its distribution range, its conservation status, is particularly critical, while its potential and actual distribution is poorly known. We propose an ensemble model of the potential distribution for the jaguar in Mexico and identify the priority areas for conservation.
Our results outline that 16% of Mexico (c. 312,000 km2) can be considered as suitable for the presence of the jaguar.

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