Da Artemisia
Il pasto uzbeco comporta l'arrivo immediato sul tavolo di soli di pane (cos' lo chiamo, sole, poiché rotondo, piatto, simbolico), spesso uno sull'altro, e poi una quantità di piattini molto piccoli con molte cose, specie "insalate": con capellini di riso e verdure, con riso e verdure, con sole verdure, con verdure e carne, con verdure cotte, con verdure crude; spesso tagliate a julienne, cosa che qui si fa a mano, per cui al mercato spesso si trovano piramidi di verdure già tagliate.
Io per una cena uzbeca mi ero largamente provvista di carote,che è verdura molto usata, e una gran quantità, che il robot mi ha dato a julienne immediata, l'ho schiaffata come dovevo nel plov di riso e carne.
Un piccola quantità, tanto per giocare ai piattini, l'ho sbollentata in acqua salata e ancora tiepida l'ho impiramidata in un piatto, avendola prima accuratamente condita in una ciotola con olio d'oliva, sale e semi di coriandolo; l'ho quindi circondata di rondelle di ravanelli di cui pure mi ero provvista perché è verdura popolarissima laggiù, anch'esse condite, nel piatto stesso e già a far corona, con olio d'oliva e sale; miracolo, risultò - a me parve - molto buona, tanto da essere replicabile.
Sul tavolo di Maggio 2014. La cena uzbeka con il plov degli sposi.
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