sabato 24 dicembre 2016

Un pranzo di Natale a Stoccolma, nel secolo scorso. Skansen.


Dicembre 2013. Stoccolma. Skansen. Una ricca fattoria, tre edifici intorno a una corte. Profumo e scricchiolii di legni, rami di pino all'entrata per sgrullare la neve dagli stivali, stanze dipinte - perché perché non abbiamo più stanze dipinte? - ricordi di un freddo fronteggiato dal prudente fuoco e dall'abbondante lana, un laboratorio per moltiplicare le costose candele candide dei giorni di festa, il buio delle stanze dalle parche finestre che avvolge come uno scialle scuro, il rilucere intenso dei candelieri tridente, la tavola delle feste custodita da un vecchio signore di bellezza ineguagliabile, nero e rosso, che maneggiava uno strano ammennicolo d'oro, da tavola, come un turibolo che lempeggiasse nell'oscurità, mentre ci sommergeva di ondate di dolce danese, senza vedere le nostre facce attonite, poichè lui era in un altro mondo, parallelo al nostro e questo si capiva benissimo, benissimo; il monumento al giallo burro, il porco trafitto di chiodi di garofano, il baccalà avvolto nel pepe, il dolce di - segale? - benedetto da una stella di cannella, la pioggia di ricche spezie, il cacio, il boccale della birra, i pani sacri pieni di simboli pagani (di nuovo le serpi, gli occhi di Santa Lucia?). Nel cortile, un elfo gigantesco ed elegantissimo - perchè, perchè non siamo più elegantissimi? - con un tronco faceva fiammiferi.

Buona Vigilia.



























La fattoria Delsbo faceva parte di una grande e prospera azienda agricola della regione della Dalecarlia.

3 commenti:

la belle auberge ha detto...

Anche noi, lo scorso anno, abbiamo visitato il museo Skansen. Era d'estate ma la magia del luogo penso fosse la stessa. Nella bottega del fornaio abbiamo comprato i migliori e più eleganti dolci di tutta Stoccolma.
Buona Vigilia, Artemisia.

artemisia comina ha detto...

Anche a te, anche voi :) auguri.

isolina ha detto...

bellissimo. come sempre... incanto

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