venerdì 6 gennaio 2017

Crocchette di radicchio



Di Artemisia

Tagliare uno o due cespi di radicchio - meglio se il tardivo di Treviso, in mancanza, un altro tipo, sapendo che sarà più amaro - a julienne. Ovviamente, cespi lavati, asciugati, privati del torsolo.

Mettere il radicchio tagliato in larga padella con un giro d'olio d'oliva, sale, pepe nero appena macinato.

Pressarvi su un coperchio a misura: così soffocato, il radicchio sarà presto - pochi minuti - domato e stufato. Non spossatelo.

Lessare delle patate in acqua molto salata (saranno poi più asciutte), scolarle, schiacciarle con lo schiacciapatate con tutta la buccia (resterà nel filtro); dovete ottenere un puré che come volume sia in rapporto un po' meno di uno a uno con la quantità di radicchio stufato.

Mescolate patate e radicchio scolato; condite con sale (ricordate che il radicchio è già salato e le patate anche, in parte; andateci piano, assaggiate) pepe nero appena macinato, poco olio d'oliva.

Unitevi un uovo (per regolarvi sulla quantità, diciamo ogni due patate), mescolate bene. 

Mettete il composto a compattarsi in frigo per qualche ora.

Fate delle crocchette, immergetele in uovo battuto, quindi nel pangrattato, e friggetele poche per volta in olio d'oliva profondo.

Mettetele a scolare su carta da cucina assorbente, e ovviamente mangiatele calde.

Staranno benissimo con un'insalata, e con qualcosa di dolce e cremoso, come una mousse di carote.





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