lunedì 26 febbraio 2018

Febbraio. Inviti. I quattro amici fidati.


Febbraio 1992. Inviti. I quattro amici fidati. In un periodo in cui intorno al nostro tavolo venne convocato un numero allarmante di universitari pieni di fisime e dai modi poco conviviali, una sera ci rilassammo beatamente con quattro amici fidati. Menu: Timballo di frittatine e carciofi, un monumento semplice e buono che evocava la cucina della cugina di campagna; Polpettone in crosta con pistacchi e amaretti (anche qui, molta confortevole casalighitudine); Cervelli di abbacchio gratinati alla napoletana, con olive e capperi, cucinati più che splendidamente dalla mamma di Polsonetta); Pâté de courgette, ovvero di zucchine (dal mio libro preferito di terrine e patè; vedo che ignoravo serenamente le stagioni); Crostata amandine di mele annurche con la buccia (un inedito assemblaggio tra mele napoletane e crema borgognona di mandorle e zucchero dovuto a me). Si bevve un non non meglio specificato Chianti (improvviso precipizio delle rafinatezze di casa, dovuto alla mia trascuratezza e ignoranza).


Timballo di frittatine e carciofi

Polpettone in crosta con pistacchi e amaretti


Pâté de courgette, ovvero di zucchine

Crostata amandine di mele annurche con la buccia

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