venerdì 6 aprile 2018

Crema di pere brulée


Di Artemisia

Questo dolce è il risultato di peripezie che non sto a raccontare; doveva essere una crema catalana su pere cotte, il dimenticar la maizena mi fece frullare tutto (è la quarta volta che tento di farlo e che esce un'altra cosa, perciò finisce sotto il tag Officina Riparazioni, dove raduno ricette provate più volte, tentativi, ricicli). Tuttavia, è da rifare così come è venuto. Nel menu di  Marzo 2018. Pasqua romana per accompagnare i Biscotti pasquali abruzzesi e in particolare la Pupa. Che però non si trovò il coraggio di addentare. Nuvola si è chiesta se poteva evitare di mangiare i ranuncoli.

Tre o quattro pere sbucciate, affettate in ottavi, tolto il torsolo, vengono cotte nel vino rosso che le copre appena in un tegame largo, con aggiunta di spezie (cannella, chiodo di garofano), fino a che non sono rosse e tenere.

Frullarle con 100g di zucchero, 4 rossi e un uovo, 250g di latte e 250g di panna fresca, un sorso di ratafià, due cucchiai colmi di maizena

Versarle in un plat sabot (o altro piatto da forno) da un litro.

Cuocere in forno a 180° per il tempo necessario al rapprendesri del composto: scuotete la teglia con garbo, il centro oscilla ma tiene, non è più liquido (40 minuti? controllate dai 35' in poi).

Fate raffreddare, mettete in frigo.

Al momento di servire cospargete con zucchero molto scuro, moscovado o panela (senza eccedere, una spolverata ricca, non va coperto dal caramello, o almeno io non ho voluto per non esagerare con gli zuccheri) e caramellate con il cannello.










4 commenti:

isolina ha detto...

a me semba assolutamente geniale!!!

artemisia comina ha detto...

genio a sua insaputa :D

Pellegrina ha detto...

Oh sì, è da rifare!

StefanGourmet ha detto...

Versione originale. Mi piace la storia :-)

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