lunedì 2 ottobre 2017

Calamaretti ripieni, patate e porcini al forno


Di Artemisia

Un giro al mercato Trionfale mi mostra accattivanti calamaretti. Li ho immaginati ripieni, piccoli bocconi conclusi diversi dalle fette di un calamaro farcito. Il ripieno doveva perciò essere sapido, inseribile senza pena e senza stuzzicadenti, non volendo portare in tavola un porcospino. Ho fatto una prova - per una volta nella vita non ho lanciato subito un piatto mai fatto sugli ospiti - ho testato che era possibile, ho proceduto con i restanti 38 calamaretti. Nel menu di  Settembre 2017. A sorpresa, una cena di compleanno.

Togliete becco, occhi, stomaco, inchiostro a un chilo di calamaretti lunghi circa 7/8cm, separando al contempo le tentacolute teste dal corpo.

Le prime le mettete da parte per altro uso (ne ho fatto un fritto di tentacoli, fette di limone, salvia).

Tenete pronto l'affusolato corpo.

Farcia

(non ho le dosi) un po' di pane integrale ottimo a pezzetti (un paio di fette?) è stato messo in acqua ad ammollare. Strizzatelo. Poi degli aromi sono stati aggiunti, tenendo presente che il composto vuole essere sapido: buccia di lime grattugiata, zenzero in polvere, sale, pepe nero, prezzemolo triturato, un nonnulla di tapenade (anche no, non preoccupatevi se non ne avete). Il pane, ben strizzato, era comunque umido: ho aggiunto farina di mandorle fino a che il composto non è diventato malleabile.

Fate con la farcia delle palline di circa 2cm di diametro, poi affusolatele, come volessero essere delle supposte.

Tenendo il corpo del calamaro nella mano avvoltavi intorno, con l'apertura in alto che prima allargherete inserendovi e ruotandovi l'indice, vi infilerete dentro l'accorta supposta, spingendola un po' giù.

Poi poggerete il calamaro di piatto su un tagliere e chiuderete le labbra dell'apertura appiattendola e spingendo al contempo il ripieno dentro il corpo.

I calamari così sistemati, se appoggiati nel tegame di cottura e non rivoltati, resteranno chiusi e quieti.

Sbucciate e tagliate in pezzi sei patate, lessatele al dente.

Pulite 500g di funghi porcini, tagliateli in pezzi.

Prendete un tegame di coccio largo e abbastanza basso (30cm per 6cm circa), mescolatevi patate e funghi condendoli con olio d'oliva, sale, pepe.

Fatevi su uno strato di calamari, cercando di non sovrapporli.

Un altro piccolo giro d'olio d'oliva, sale, pepe.

Non muoverete più i calamari: porterete il tegame in tavola così com'è.

Forno a 180° per 30' circa. Calamari e funghi faranno sughetto, le patate gradiranno.










4 commenti:

Unknown ha detto...

Devono essere squisiti, ma un lavoro da certosini! Mi hai fatto morir dal ridere con il ripieno a supposta!

la belle auberge ha detto...

Stesso pensiero di Benedetta. Il racconto ha un che di innocente malizia ;-)

artemisia comina ha detto...

capivo che più ero precisa, più viravo verso quanto dite :D

raffa ha detto...

non avendo trovato totanetti al mercato ho "ripiegato" su dei calamaretti anche loro piccolini e anche loro "suppostati" :-) Ottima!!!

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